TREVISO Si è aperta nella suggestiva cornice del Museo Santa Caterina la mostra Paris Bordon 1500-1571. Pittore divino, la più grande monografica mai dedicata al pittore trevigiano. Nato nel 1500, Paris è l’unico allievo di Tiziano a cui Vasari sceglie di dedicare, nella seconda edizione delle Vite (1568), una nutrita appendice a conclusione della biografia del pittore cadorino. Ancora, lo storiografo veneziano Marco Boschini lo definisce “Divin Pitor” – appellativo adottato solamente per Raffaello e Tiziano: non è certo un caso, come il visitatore avrà modo di constatare.
Curata da Simone Facchinetti – ricercatore presso l’università del Salento – e Arturo Galansino – direttore della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze –, la rassegna promette di soddisfare anche il pubblico più esigente. Le opere esposte, che testimoniano la straordinaria creatività e qualità dell’opera del pittore, provengono infatti dai più prestigiosi musei del mondo. Tra i prestiti più rilevanti si segnalano la Coppia di amanti della National Gallery di Londra, nonché il celebre San Giorgio uccide il drago dei Musei Vaticani, appositamente restaurato in occasione della rassegna presso il Laboratorio di Restauro Dipinti e Materiali Lignei dei Musei stessi, con un intervento diretto da Fabrizio Biferali. Non solo: potrete ammirare evocativi soggetti mitologici come la tela del Kunsthistorisches Museum di Vienna raffigurante Marte, Venere e Cupido incoronati da Imeneo o perdervi nell’incredibile fuga prospettica della magnifica Annunciazione di Caen. Sì, perché Bordon è un pittore estremamente versatile, e se c’è un aspetto che emerge con prepotenza dalle sue opere, questo è proprio l’interesse per un’architettura maestosa e per certi versi immaginifica.