BOLOGNA Â Nuova veste per Raffaello, il Parmigianino e i grandi del Rinascimento bolognese: la Pinacoteca Nazionale di Bologna ha infatti riaperto le sale del Quattrocento e del Cinquecento, con un nuovo percorso e un nuovo allestimento.
La Pinacoteca Nazionale di Bologna, dopo aver ospitato la mostra Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna, riapre le sale del Rinascimento, quelle con le opere del Quattrocento e del Cinquecento, che si presentano con un nuovo percorso espositivo, un nuovo allestimento e una nuova veste grafica. La revisione della sezione del Rinascimento, iniziata durante lâideazione e la preparazione della mostra dedicata al periodo, è il primo passo, fa sapere il museo, di un ripensamento generale dei percorsi e degli allestimenti museali che nel corso dellâanno interesserĂ anche altre sezioni del museo e che va nella direzione di una sempre maggiore accessibilitĂ e godibilitĂ del patrimonio della Pinacoteca. In questâottica, secondo lâistituto felsineo, uno degli istituti autonomi del Ministero della Cultura, la riapertura del Rinascimento sarĂ anche lâoccasione per verificare lâefficacia delle scelte adottate, in vista delle prossime fasi.
âLe mostreâ, dichiara la direttrice Maria Luisa Pacelli, âpossono essere un banco di prova e unâopportunitĂ importante per ripensare le diverse sezioni del museo, aggiornarne i percorsi e testare nuovi strumenti e modalitĂ di fruizione. A testimoniarlo è la storia stessa della Pinacoteca Nazionale di Bologna, dal momento che le Biennali di Arte Antica promosse da Cesare Gnudi, alla guida della Pinacoteca nel dopoguerra, furono uno dei âlaboratoriâ messi in campo dal Soprintendente per lo sviluppo[…].
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